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Le Soft Skills nella Selezione: Sono davvero importanti?

October 03, 20253 min read

Perché le Soft Skills sono importanti nella selezione del personale?

Parliamoci chiaro: puoi insegnare a chiunque a usare un software, a compilare un report, a seguire una procedura. Ma prova a insegnare a qualcuno a gestire lo stress quando tutto va a rotoli. O a comunicare efficacemente con un cliente difficile. O a mantenere la motivazione quando un progetto sembra non decollare.

Le competenze tecniche si possono acquisire, ma le competenze trasversali sono quello che determina davvero se una persona avrà successo e crescita in azienda. Le aziende che valutano accuratamente le soft skills riportano un miglioramento del 24% (secondo Skills - Risorse Umane) nella qualità delle assunzioni.

Il problema non sono le soft skills in sé. Il problema è come le valutiamo.

Come Valutare Soft Skills in Colloquio Quando Tutti Dicono le Stesse Cose

Apri dieci curriculum a caso. Cosa trovi? Leadership. Problem solving. Capacità di lavorare in team. Tutti sembrano leader nati, tutti sono organizzatissimi, tutti gestiscono lo stress come se fosse una passeggiata.

E poi arriva il colloquio. Il candidato ti risponde con esempi perfetti, raccontati con sicurezza. Ti sembra motivato, preparato, entusiasta. E tu annuisci, convinto di aver trovato la persona giusta.

Ma dopo tre mesi scopri che quella "leadership" era un bisogno ossessivo di controllare ogni dettaglio. Quella capacità di "problem solving" si traduceva in ansia paralizzante davanti agli imprevisti.

"Sì, sono organizzato" può significare mille cose diverse. Può significare che usa un'agenda dettagliata. Può significare che ha bisogno di avere tutto sotto controllo al punto da non delegare mai. Può significare che sa adattarsi al caos. Può significare che va nel panico se qualcosa esce dal programma.

Le Psicotrappole: Il Metodo Scientifico per Valutare le Soft Skills

E se invece di chiedere a un candidato se ha determinate soft skills, potessi osservare direttamente i meccanismi mentali che determinano il suo comportamento sotto pressione?

Le psicotrappole sono pattern percettivi, emotivi e comportamentali sviluppate dal Professor Giorgio Nardone attraverso oltre quarant'anni di ricerca empirica. Non sono soft skills riformulate, ma meccanismi specifici osservati su decine di migliaia di casi reali che ti permettono di capire davvero come funziona la mente di un candidato.

Facciamo un esempio. Prendi la classica soft skill "capacità organizzativa". Al colloquio chiedi "Sei una persona organizzata?". Il candidato risponde che sì, usa to-do list, prioritizza i compiti, ha un metodo strutturato. Perfetto. E adesso cosa hai scoperto? Praticamente nulla.

Ora immagina di identificare invece la "psicotrappola dell'interruzione continua". Scopri che quella persona ha una costante tendenza ad interrompere i suoi flussi di lavoro per le distrazioni. O ancora la psicotrappola dell’evitamento, dove il candidato tende a evitare le situazioni di stress o dove rischia di fallire.

Non è più una questione di giudicare in maniera soggettiva un criterio vago, ma avere un chiaro dato da analizzare su come quella persona performerà in azienda.

Come Applicarlo da Domani nei Tuoi Colloqui

Prima del colloquio, invece della solita lista di soft skills generiche, chiediti quali meccanismi comportamentali potrebbero creare problemi nel ruolo specifico. Se cerchi qualcuno per gestire un team, “aiuto che danneggia” e “leader cuscinetto” sono i due estremi rischiosi. Se cerchi qualcuno per un ruolo operativo frenetico, “interruzione continua” e “multitasking” potrebbero bloccarlo.

Durante il colloquio, fai domande comportamentali specifiche che rivelano pattern. Invece di "Sei determinato?", chiedi "Raccontami l'ultima volta che hai iniziato un progetto personale. Come è andata?".

Dopo il colloquio, compila una griglia basata su criteri oggettivi legati alle psicotrappole osservate. Decidi basandoti su dati effettivi, non su quanto ti è stato detto.

Il Futuro della Selezione È Scientifico, Non Istintivo

Le soft skills sono fondamentali. Ma valutarle con metodi generici non basta più. Le psicotrappole ti danno un approccio scientifico, preciso, predittivo: la capacità di vedere oltre le apparenze e identificare i meccanismi che determineranno il successo o il fallimento di un'assunzione.

Non è più questione di fortuna o sensazioni. È questione di metodo.

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CMO The Job Game

Riccardo Orsini

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